TeleSUR- Il Governo dell’Ecuador ha confermato l’uccisione di almeno cinque indigeni di una comunità che vive nel nord est dell’Amazzonia del paese, da parte di contrabbandieri di legno, per essersi opposti al taglio degli alberi.
Il ministro dell’Interno Gustavo Larrea, ha dichiarato all’emittente televisiva Ecuavisa che, a seguito d’indagini, ci sono prove dell’uccisione, anche se i cadaveri non sono stati ancora trovati. “L’informazione che disponiamo è che si tratta di cinque persone assassinate in detta zona amazzonica”, ha aggiunto.
L’agenzia Efe informa che gli indigeni assassinati appartengono alle comunità “tagaeri” e “taromenani”, che vivono senza contatto con il mondo esterno nella foresta amazzonica del Parco Nazionale Yasuní.
La Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (Conaie) ha denunciato nella sua pagina internet “il genocidio dello scorso 4 e 6 febbraio, nel quale 15 fratelli waorani, tra uomini, donne, anziani e bambini, sono stati assassinati brutalmente da imprese del legno colombiane ed ecuadoriane”.
(Traduzione: Granma Int.)
fonte www.granma.cu
Il Governo dell’Ecuador conferma l’uccisione di indigeni in Amazzonia
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